Polveri sottili e autismo: un’associazione comprovata

Gennaio 20, 2015
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Uno studio di coorte eseguito dalla Harvard School of Public Health (HSPH) pubblicato il 18 dicembre 2014 ha dimostrato che maggiore è l’esposizione durante la gravidanza ad un ambiente inquinato da polveri sottili maggiore è il rischio di autismo per il nascituro. In modo particolare, i risultati della ricerca sottolineano come il gruppo di coorte che ha speso maggiore tempo in un ambiente inquinato durante gli ultimi tre mesi di gravidanza ha avuto un rischio di autismo maggiore rispetto coloro che hanno vissuto gli stessi mesi di gravidanza in ambienti più salutari.

A fronte di questi risultati diventa sempre più forte l’associazione tra l’autismo e l’esposizione a PM2.5 durante la gravidanza. Ciò, spiega il Dr. Marc Weisskopf, professore associato di epidemiologia ambientale e occupazionale e autore principale dello studio, “apre le porte ad un approccio circa la possibilità di misure preventive”.

Riferimenti:

  1. Harvard School of Public Health (HSPH), 18 dicembre 2014,
    Fine particulate air pollution linked with increased autism risk,
    http://www.hsph.harvard.edu/news/press-releases/fine-particulate-air-pollution-linked-with-increased-autism-risk/?utm_source=SilverpopMailing&utm_medium=email&utm_campaign=HSPH+Update+December+2014+–+Friends+%281%29&utm_content
  2. Environmental Health Perspectives, 2018,
    Autism Spectrum Disorder and Particulate Matter Air Pollution before, during, and after Pregnancy: A Nested Case–Control Analysis within the Nurses’ Health Study II Cohort (Environ Health Perspect; DOI:10.1289/ehp.1408133),
    http://ehp.niehs.nih.gov/1408133/
  3. Nelle news, relativamente al nuovo laboratorio inserire nel titolo “Laboratori clinici: ….”
    Per quanto riguarda l’immagine come da accordi fare il collage delle foto che ti ho inviato relativamente al lab clinico